I dolci a Natale hanno sempre fatto parte della tradizione di qualsiasi paese occidentale. Le feste di Natale senza luci e senza dolci non sono feste, per tutti, siano essi diabetici, persone con problemi di peso o persone che non hanno nessun tipo di disturbi. L’importante però è che questa gioia non si trasformi poi in dolore.
Pertanto, è opportuno ricorrere a una serie di strategie comportamentali per gestire in modo adeguato questo particolare periodo ma per goderne appieno.
Il cibo da sempre rappresenta un elemento compensatorio delle emozioni e una gratifica; il neonato per calmarsi si attacca al seno della mamma e in questo modo spesso si pacifica.
E’ importante però’ che la valenza affettiva del cibo non vada in contrasto con la nostra salute, e anzi il cibo ci aiuti a vivere meglio.
Pertanto gli psicologi comportamentalisti insieme agli endocrinologi hanno stilato una serie di consigli per meglio gestire gli eventi sociali e i dolci.
1.) Godiamo della vista dei dolci, godiamo di vetrine nelle quali sono esposti, belli, colorati e gratificanti anche soltanto per essere visti. Al massimo acquistiamo una piccola porzione da essere mangiata in giornata alla fine del pasto.
2.) Limitiamo invece “l’acquisto dei dolci” che verranno utilizzati durante le giornate di ricorrenza 24, 25, 31, primo dell’anno e la befana.
3.) Ogni volta che desideriamo mangiare un dolce facciamolo sempre a fine pasto : mai consumarlo come sostitutivo di un pasto, ma sempre alla fine del pasto stesso riducendo i carboidrati di quel pasto o eliminandoli completamente nel caso di pazienti diabetici e obesi, aumentando le proteine e inserendo almeno tre contorni.
4.) Utilizzare un piatto piccolo da dessert o anche da pane nel caso delle occasioni più importanti mettendo tutti i dolci che si desiderano mangiare ma tutti insieme senza fare il bis.
Queste strategie ci permetteranno di godere appieno di cio’ che stiamo vivendo, ma di tenere sotto controllo cio’ che é’ dannoso per la nostra salute.
Nella magnifica cornice dell’Isola di Ponza dal 26 al 28 maggio si sono tenuti gli incontri clinici di Neuroradiologia, e si è parlato di cibo, salute e cervello. L’apertura del convegno é’ stata di Donatella Gniuli insieme allo chef stellato Luigi Pesce sulla influenza del cibo sulla salute.
Ponza, 26-28 Maggio 2022 Incontri Clinico-radiologici di Neuroscienze ’’Michela Bonamini’’
Secondo l’OMS (costituzione del 1947), la salute consiste in “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Secondo il dizionario Treccani, il cibo invece e’ genericamente, tutto ciò che si mangia o l’insieme degli alimenti che si assumono durante un pasto. In senso figurato, invece, il cibo indica tutto ciò che costituisce un arricchimento dal punto di vista intellettuale o spirituale o, anche ciò che per una persona rappresenta un motivo di interesse talmente importante da costituire la sua ragione di vita.
La Harvard T.H. Chan School of Public Health si è occupata nel tempo della composizione ideale dei pasti principali secondo criteri basati sull’evidenza.
Le conclusioni sono che, nella popolazione generale:
Non esistono alimenti che fanno bene o male in assoluto.
Ciò che importa è la Combinazione dei vari cibi tra di loro.
L’Alimentazione deve essere equilibrata e Varia prediligendo elementi di origine vegetale – cereali, legumi, frutta e verdura e di stagione.
A ogni pasto frutta e verdura non dovrebbero mai mancare, insieme ai cereali preferibilmente integrali, mentre tra gli alimenti fonte di proteine è importante variare tra legumi, pesce, carne, uova e formaggi.
Lo stesso indice glicemico degli alimenti (fondamentale nel tenere sotto controllo patologie metaboliche come il Diabete, l’obesita’, la disdlipidemia), varia a seconda che lo stesso alimento sia assunto da solo o in associazione a fibre e proteine.
E veniamo all’effetto diretto del cibo sulla salute.
Il cibo esercita il suo effetto non soltanto attraverso i suoi principi fondamentali, ma anche attraverso il gusto e il piacere che determina nell’individuo.
Perche’ la bellezza e la bonta’ devono far parte del processo di guarigione in quanto forieri di benessere mentale e spirituale. Del resto l’essere vivente e’ un unicum tra corpo e mente e questo binomio dovrebbe mai essere scisso.
Nel 1950 Karen Blixen pubblica un racconto breve sulla bellezza dell’arte nel cambiare la qualita’ della vita delle persone; arte come dono di se’ e delle proprie capacita’ nel trasformare la mera sopravvivenza in gioia di vivere. Il racconto, poi divenuto negli anni ’80 un celebre film, e’ “Il pranzo di Babette”, e narra di come la vita di una sperduta isola del mare del nord venga lentamente e definitivamente trasformata dall’arrivo di Babette, cuoca francese sfuggita agli orrori della Comune di Parigi. Una straniera che in punta di piedi e con spirito di servizio e gratitudine, ma con fermezza e competenza, migliora la vita degli abitanti del luogo maneggiando con amore e arte i poveri ingredienti che ha a disposizione.
Pertanto insieme allo chef stellato Luigi Pesce, del ristorante “Acquapazza” di Ponza (una serie di magnifiche terrazze affacciate sul mare), abbiamo pensato ad un menu’ di ringraziamento per la liberazione dal lockdown, che utilizzi pesce ed elementi a basso indice glicemico. Salutare e bellissimo.
Indirizzo: Via Dietro la Chiesa, 3-4, 04027 Ponza LT
Polpo arrosto, fagiolini e Menta
Linguine con gamberi rossi cotti e crudi
Merluzzo al vapore, spinaci alla soja e yogurth magro
Lampone, Cocco e pistacchio
In breve, alcune proprieta’ di questi incredibili ingredienti.
Perche’ il pesce? Perche’ questi e’ un alimento leggero, digeribile, ricco di sali minerali e di acidi grassi della serie Omega 3 come l’ Acido Decosaesanoico (DHA) e l’ Acido Ecoisapentaoico (EPA). questi hanno una azione simil-ormonale sul metabolismo dei trigliceridi e dei lipidi in genere e sulla riduzione del rischio cardiovascolare non solo come aumento del colesterolo buono HDL, ma anche della riduzione dell’aggregazione piastrinica.
Polpo: ricco di sali minerali, prevalentemente Potassio, Calcio e Fosforo; di vitamina A (con effetto antiossidante); di EPA e DHA; I fagiolini apportano fondamentalmente fibre, antiossidanti (flavonoidi), Vitamina K (essenziale nella funzione coagulativa e nella fissazione della Vitamina D), e l’aggiunta della menta, potenzia i benefici per il sistema digestivo.
Linguine ai gamberi rossi cotti e crudi. La cottura e’ per induzione con le linguine calde (il gambero e’ poggiato sul fondo e le linguine adagiate sopra lo cuociono). Le linguine peraltro hanno un indice glicemico piu’ basso rispetto alla pasta corta. E i crostacei sono ricchi di Astaxantina, con effetto benefico nei confronti di patologie come l’Altzeimer, e azione riparatrice post-emorragica. (Zhang et al; Nerurosurg. 2014 ); (Polotow et al. Mar Drugs 2015); (Takashima et al. Mar Drugs 2019)
Merluzzo: pesce povero ma ricco di eicosanoidi, Omega 3, Vitamina PP. Associato agli spinaci ne potenzia l’effetto antiossidante dovuto alla vitamina C (il ferro presente negli spinaci infatti non e’ assorbibile, in virtu’ del suo tipo di ossidazione). Lo chef peraltro presenta gli spinaci crudi per permettere il corretto assorbimento di Vitamina C che e’ termolabile.
Anche il dessert puo’ essere bello, buono e prestare attenzione alla salute. L’utilizzo dei lamponi, a bassissimo indice glicemico, associati a gelato di cocco e pistacchio, fatti con latte di soja e zucchero di cocco, con l’aggiunta dell’albume (sottoforma di meringa) come proteina permette una grande digeribilita’ e leggerezza, perfetta chiusura di un magnifico pasto.
Pertanto concludo con l’auspicio di Ippocrate di Kos che gia’ nel IV Sec. AC proponeva:
«Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo»
Anche le mascherine almeno all’aperto sono rimosse. E a breve ci esporremo al sole.
E’ il momento di pensare alla pelle e all’influenza del cibo sulla pelle. Eh sì, perché gli studi dimostrano che i livelli di Vitamina D, fondamentali per il benessere della pelle, dipendono sì dall’esposizione al sole, ma sono però influenzati dai livelli di base di Vitamina D. Cioè: se partiamo da buono livelli di Vitamina D, l’esposizione al sole la rafforzerà e aumenterà’. Altrimenti sarà’ pressochè inutile. Vitamina D, beta carotenoidi e antiossidanti sono i naturali alleati della pelle e della nostra salute. Infatti cibi ricchi di antiossidanti e Omega 3 e 6 aiutano a ridurre il rischio cardio vascolare, a ridurre il peso, mantengono un elevato metabolismo e hanno un elevatissimo contenuto di Vitamina D, beta carotene e coenzimaQ.
Pertanto, per tenere sotto controllo l’indice glicemico, dimagrire e curare la pelle, iniziamo ad assumere peperoni, bietoline, pomodori, anguria, lattuga (ricchi di beta carotene), accompagnando pesce come salmone affumicato, tonno, sgombro, alici , polpo, (ricchissimi di Vitamina D).
Una idea sfiziosa e veloce? Una bella insalata nizzarda o Condiglione per dirla alla ligure, preparata con lattuga, pomodori e fagiolini (carotene, fibre e vitamina A) cetrioli e cipolla (drenanti), tonno al naturale, alici, 1 uovo sodo e albume sodo in quantità sbriciolato (Vitamina D e omega 3 e 6). Due fettine di pane tostato integrale ai semi (i cibi integrali e i semi sono ricchissimi di Coenzima Q), e il pranzo è completo ed equilibrato.
Ma veniamo al lato più allegro della questione! Samantha Mazzi, oltre ad essere la gentilissima collaboratrice che spesso risponde alle vostre chiamate, è una esperta truccatrice a livello professionale, avendo frequentato il corso di Stefania D’Alessandro e lavorando nell’alta Moda come truccatrice.
Donatella: Samantha, parlami dell’ invecchiamento cutaneo e dell’ importanza della pulizia del viso, soprattutto nei cambi di stagione.
Samantha: “ L’invecchiamento cutaneo Dona innanzitutto è un processo fisiologico del tutto normale, inevitabile, che interessa tutti gli individui, legato principalmente a fattori genetici e accentuato dall’azione di fattori ambientali esterni (raggi UVB/UVA, stress ossidativo, inquinamento, alimentazione etc). I raggi solari nello specifico, andando incontro alla stagione estiva, possono avere effetti benefici per la produzione della Vitamina D, come hai accennato giustamente anche tu, ma è fondamentale adottare delle precauzioni per la pelle. Un esposizione incorretta o troppo prolungata può avere numerosi effetti dannosi, sia visibili che invisibili come : eritemi, macchie solari, ipercheratosi e fotoinvecchiamento (perdita di elasticità e di tonicità).
Tuttavia questo processo può essere ritardato o rallentato, lavorando di prevenzione. Possiamo contrastare i fattori che contribuiscono a danneggiare la nostra pelle adottando uno stile alimentare e di vita sano, che preveda una cura
costante della propria pelle e salute.
Come preparare la pelle al meglio per il cambio di stagione?
Premetto che la nostra pelle non ha sempre le stesse esigenze. Queste, infatti, cambiano all’alternarsi delle stagioni, perché la pelle diventa più delicata e sensibile in base alle variazioni climatiche esterne. Al cambio stagione è dunque importante facilitare il processo di rinnovamento cellulare, per prolungare, in questo caso, l’abbronzatura e ravvivare il colorito spento, causato principalmente dall’inquinamento. L’aria inquinata ha un effetto immediato sulla pelle del viso, che risulta spenta e meno tonica, causando delle conseguenze più profonde come la produzione di radicali liberi (ossidazione ed invecchiamento precoce della pelle) neutralizzando in parte l’attività delle Vitamine E e C antiossidanti.
Qui entrano in gioco due aspetti essenziali per contrastare questo fenomeno.
La salute e la bellezza della nostra pelle iniziano ben al di sotto della superficie, per questo motivo è importante inserire nella nostra routine quotidiana degli integratori alimentari di origine naturale. Il “multi carotene” ad esempio, è un’ integratore alimentare antiossidante con carotenoidi, che oltre ad aumentare la protezione degli antiossidanti nel nostro organismo e contrastare lo stress
ossidativo, protegge la nostra pelle.
Un altro prodotto più recente ed innovativo, specifico per la nostra pelle è un “nutricosmetico”. Un sistema di bellezza olistico che unisce integratori e bevande creati in totale armonia tra natura e scienza, per andare ad esaltare la bellezza esteriore dall’interno. Un integratore alimentare che assicura un apporto di nutrienti per equilibrare e proteggere le cellule dallo stress ossidativo, per una pelle dall’aspetto radioso e con una luminosità naturale.
Il secondo aspetto è un’accurata pulizia del viso, la famosa “detersione”. Per detersione non mi riferisco semplicemente alla rimozione del trucco con uno struccante, ma nel utilizzare prodotti specifici (in base anche alla tipologia di pelle: grassa, secca, normale…) che aiutano ad eliminare dalla pelle ogni traccia di impurità, sebo in eccesso e residui di trucco. In sintesi, se il viso non viene
lavato accuratamente, i pori possono ostruirsi portando all’insorgenza di macchie ed eruzioni cutanee.
Se vogliamo trarre il massimo da un prodotto idratante, dobbiamo ridurre al minimo l’accumulo di cellule, e questo significa usare un buon esfoliante. Due volte a settimana consiglio uno scrub esfoliante di tipo meccanico, andando cosi a stimolare i meccanismi di rigenerazione della pelle e ad eliminare lo strato superficiale di cellule morte che impedisce alla pelle di avere un aspetto
più levigato, compatto e luminoso. Dopo questo passaggio, la pelle sarà più predisposta a ricevere le sostanze (principi attivi) presenti nei trattamenti che andremo ad applicare successivamente. Questo, ci permetterà, specialmente nella stagione estiva, di avere un’abbronzatura più omogenea e duratura.
Dopo la pulizia, il passaggio successivo, spesso sottovalutato, è l’uso del tonico. L’uso regolare del tonico aiuta a rafforzare le difese naturali della pelle, ripristinando il pH fisiologico cutaneo (che viene alterato con la pulizia del viso) e ha la funzione di mantenere inalterato il grado di umidità della cute, essenziale affinché si mantenga sempre idratata. Infine il tonico rende la pelle
più “ricettiva” alle fasi successive del trattamento aumentandone l’efficacia e i risultati.
Importante terminare la nostra skincare con un siero e una crema.
Nella skincare routine quando vogliamo sfruttare la massima concentrazione di ingredienti attivi, un “siero” viso è in assoluto il prodotto migliore. Completa e potenzia l’efficacia della crema, agendo in sinergia a vari livelli dell’epidermide.
Si tratta, infatti, di un trattamento particolarmente indicato per la cura di pelli esigenti. Esistono molti tipi diversi di sieri, ciascuno con uno scopo e ingredienti unici: alcuni aiutano a illuminare la pelle o ridurre le macchie; altri si
concentrano sull’aumento dell’idratazione o sulla lotta contro i segni dell’invecchiamento.
Come step finale per riequilibrare la pelle e fornirle gli elementi di cui ha bisogno per mantenere la sua importante funzione di barriera; applichiamo la nostra crema. Consiglio lʼutilizzo di due creme diverse, la mattina una crema con la protezione solare, per proteggere la pelle dai raggi UVB/UVA e prevenire quindi lʼinsorgenza di macchie ed irritazioni. La sera una crema più emolliente
per mantenere la nostra pelle idratata ed elastica durante le ore di sonno.
Donatella : Passiamo al trucco ora, cos’è opportuno evitare quando viene il
caldo come trucco?
Samantha : La cosa più importante in estate è lasciar respirare la pelle e di prediligere prodotti resistenti al calore e all’umidità. Una copertura leggera e traspirante con proprietà lenitive o idratanti, e un fattore di protezione solare affidabile, è la combinazione vincente nelle giornate estive.
Se vogliamo ottenere una base dall’effetto naturale e non troppo pesante, non significa che dobbiamo fare a meno del trucco, ma semplicemente sostituire il nostro fondotinta abituale con un fondotinta con una formula non comedogenica, che consente alla nostra pelle di respirare.
Un’ottima alternativa può essere una crema colorata o una bb cream. Per le imperfezioni più evidenti basterà una punta di correttore solo sulla zona da correggere, e un po’ di cipria per contrastare l’effetto lucido. Il consiglio è di utilizzare pochi prodotti così da evitare che sebo e sudore intacchino il nostro makeup. Per enfatizzare ancora di più l’abbronzatura consiglio un bel blush ed
illuminante, preferibilmente in polvere o con una formulazione cream to power per una texture più vellutata che si fonde con la pelle in modo molto omogeneo.
Per gli occhi sicuramente eviterei le polveri e punterei più su ombretti in crema, luminosi, pratici e più resistenti. Per quanto riguarda il mascara, assolutamente “waterproof” per evitare sbavature e grumi durante l’arco della giornata. Ultimo
step, le labbra, parola chiave idratazione. Consiglio sempre di avere un balsamo labbra idratante nelle nostre borse, preferibilmente con una protezione solare, per prevenire le famose rughe d’espressione intorno al labbro. Come trucco, prediligerei una tinta labbra a base di acqua, per donare un colorito molto naturale alle labbra senza seccarle. Un prodotto molto versatile che si può applicare anche sulle guance come blush, ricreando un effetto di naturale rossore. Altrimenti, un bel gloss rimpolpante è la soluzione per la vostra estate.
Roma, 1 febbraio 2020 – Casa di cura Villa Claudia – I nuovi approcci all’infertilità di coppia: dall’iter diagnostico integrato al progresso
della tecnologia di laboratorio.
Questo convegno si propone di mettere in luce gli aspetti che negli ultimi anni hanno ottimizzato la riuscita dei cicli di Procreazione Medicalmente Assistita. Le diverse modifiche apportate
alla legge 40 che ha permesso l’introduzione della Fecondazione Eterologa in Italia, e il potenziamento delle tecnologie di laboratorio hanno offerto ai pazienti che intraprendono un percorso di P.M.A., nuove chance per superare il problema dell’infertilità. Inoltre l’approccio multi-disciplinare alla diagnosi d’infertilità, ha reso il percorso di coppia più corretto e rapido passando attraverso una valutazione combinata della coppia mediante un iter diagnostico integrato. L’introduzione delle nuove tecnologie di laboratorio ha migliorato la coltura embrionale. Attraverso una selezione naturale dell’embrione in vitro, coordinata alla biopsia embrionale con diagnosi genetica preimpianto abbiamo ottenuto più informazioni sugli embrioni che hanno maggiori possibilità d’impianto. Il risultato è stato una netta riduzione di gravidanze gemellari con miglioramento dei tassi di gravidanza e una gestione terapeutica della coppia più efficace ed efficiente.
65° TRASMISSIONE DELL’ASSOCIAZIONE A.I.D.A. Onlus “A ruota libera” su Radio Cusano Campus, FM. 89.100, dalle ore 9.10 alle 10.00 del 14.07.19 sul tema: Diabete: come e perché?
Dal 7 al 9 giugno 2018 si terrà a Ponza (LT) la IX edizione del congresso: “Incontri clinico-radiologici di neuroscienze Michela Bonamini”. La sede sarà, come di consueto, il Grand Hotel Santa Domitilla .