Nell’incantevole cornice di Ponza, come ogni anno, neuroradiologi e neurologi si ritrovano per parlare di argomenti di fondamentale importanza.
Alla Dottoressa Gniuli anche quest’anno il compito di un inquadramento clinico incentrato sui meccanismi fisio-patologici (quelli che inducono patologia) legati alle malattie tossico-metaboliche.
Patologie rare, quelle geneticamente determinate, ma in costante aumento quelle legate a fattori tossici come alcool e droga, con impatto importante sulla sopravvivenza del paziente, sulla sua autonomia, sul suo stile di vita e quello di tutta la sua famiglia.
Perché il metabolismo cellulare influenza il sistema nervoso in modo cospicuo e drammatico, e spesso il medico assiste impotente a un corredo sintomatologico che mai avrebbe voluto vedere.
Pertanto, nelle patologie metaboliche geneticamente determinate, i principali elementi in gioco sono alterazioni del metabolismo degli organuli digestivi e respiratori.
La patologia consiste in un accumulo di sostanze (prevalentemente lipidiche) o in una demielinizzazione.
Invece nelle patologie tossiche, il danno è’ spesso tossico diretto, in molti casi (come negli oppiacei) anche mediato da un processo ischemico, e’ condizionato da patologie sistemiche (insufficienza renale o epatica) e molto spesso la sostanza tossica si “sostituisce” agli elementi di supporto metabolico (Ossigeno, glucosio, acqua), inducendo danno.
In Italia nel 2023 circa 3.000.000 di persone soffrono di Disturbi del comportamento alimentare.
Parliamo del 5% della popolazione italiana, e purtroppo del 30% degli adolescenti dopo il COVID, di cui il 6% al di sotto dei 12 anni (1).
Una tale incidenza è paragonabile a quella del Diabete (5.9%, 3.500.000 persone) (1) ed e’ superiore a quella dei tumori in Italia (circa il 4% dell’intera popolazione) (2).
Un dato allarmante anche perché in crescita e in crescita soprattutto nella popolazione adolescenziale, ovvero il nostro futuro.
Nel DCA il dolore si fa spazio nell’immagine corporea, che è il primo aspetto evidente all’esterno di ognuno di noi, perchè il proprio corpo diventa scorza impenetrabile (nell’obesità’), o trasparente (nell’anoressia) e il cibo diventa cura (nella bulimia) al dolore stesso, e la sofferenza , la frustrazione sfogano nelle condotte compensatorie (i meccanismi purging), e l’ossessione per il corpo, per il cibo catalizzano l’attenzione su base quotidiana.
E i tramonti, il mare, i raggi del sole, le risate degli amici, le carezze dei propri cari diventano pallidi e flebili bagliori nella vita quotidiana caratterizzata solo da una profonda distorsione del proprio corpo.
Una diagnosi precoce permette di instaurare un percorso di cura e di accudimento non solo del paziente ma anche dell’ambiente circostante familiare. La terapia deve essere mirata all’individuazione dei fattori di rischio vitali, inquadramento nutrizionale con tecniche cognitivo-comportamentali e psicoterapia individuale (talvolta associata a quella di gruppo) e di aiuto all’ambiente familiare.
I terapeuti tutti devono lavorare insieme e per il paziente sostenendo la famiglia ed educandola, e devono poter avere a disposizione punti di riferimento di emergenza per stabilizzare il paziente, ove necessario (3).
1) Dati Istat 2023
2) Epicentro.iss.it; registro tumori in Italia
3) clinical Practice Guideline for Eating disorders. Ministry of Healthcare and Consumer affairs.
www.sisdca.it
Quest’anno dopo tanti anni di professione e tanti pazienti con i quali lavoriamo
attraverso tecniche cognitivo comportamentali e di rieducazione, ho voluto dare
dimostrazione di come il cambiamento sia possibile attraverso una buona
rieducazione dello stile di vita e di come non deve essere associato per forza ad
una rinuncia o ad un sacrificio.
Menù 24 Dicembre (sera)
by: Francesco Nariello
“Ho iniziato il mio percorso con la dott.ssa Gniuli nel settembre 2021, presentandomi con una
dislipidemia accentuata (ipertrigliceridemia ereditaria), per la quale già da tempo prendevo
fenofibrato, e una trentina di chili di troppo… Con una dieta equilibrata, su misura per me, e un
cambio dello stile di vita ho ottenuto risultati eccezionali e inaspettati, sia dal punto di vista della
perdita di peso sia per i valori. Da oltre 110 kg (per circa 1,80 cm) sono arrivato a pesare 87 kg e a
sentirmi sempre meglio: grazie all’alimentazione e all’introduzione di attività fisica soft ma continua, in
particolare riguardo agli spostamenti a piedi: dalle passeggiate nel vicino Parco della Caffarella,
quando possibile, a itragitti più o meno lunghi verso lavoro e altre mete. Sebbene viva sopra la linea 1
della Metro di Roma ormai la prendo raramente e ne traggo tanti benefici, fisici e non solo. La
dott.ssa Gniuli, oltre a professionalità e competenza, ha mostrato una grande capacità di entrare in
empatia con il paziente – non un paziente qualsiasi, ma un “osso duro” 🙂 – riuscendo a porsi nel modo
giusto, a motivare, ad ascoltare difficoltà ed esigenze. Oggi proseguo nell’obiettivo di perdere altri 5-6
kg per raggiungere il mio “peso forma”. Intanto le ho dedicato un piatto – una “fritturina” in linea con i
suoi consigli, che tiene conto della gratificazione (per il fritto, una volta ogni tanto) ma anche della
necessità di compensare, almeno in parte, i grassi assunti in più (con indivia belga e ananas).
Ecco la mia cena della Vigilia di Natale, che è pur sempre una Festa (e quindi qualche sgarretto ci
sta….vero dott.ssa Gniuli?)”
Primo
Mazzancolle spennellate alla piastra con hummus di ceci e radicchio trevigiano
(Ingredienti per 4 persone)
Ingredienti:
12/16 mazzancolle grandi/medie
curcuma q.b.
400 g ceci lessati
80 g di salsa tahina
succo di 1 limone medio
olio evo q.b. (almeno 2 cucchiai)
sale q.b.
paprika q.b. (facoltativo)
prezzemolo q.b) facoltativo
1 radicchio trevigiano lungo
creola di pepe q.b.
Lavare le mazzancolle e lasciarle asciugare.
Per fare l’hummus: passare al minipimer i ceci lessati, il succo di limone, la salsa tahina, l’olio, un
pizzico di sale (se piace aggiungere 1 pizzico di paprika e 1 ciuffetto di prezzemolo).
Lavare e asciugare il radicchio trevigiano e tagliarlo a “fette” in larghezza
Sistemare nel piatto un cucchiaio di hummus con qualche grano di creola di pepe e una fetta di
radicchio condita con olio, sale e pepe.
Spennellare i gamberi con una emulsione di olio, sale e un pizzico di curcuma e cuocerli 2-3 minuti
girandoli 1 volta sulla griglia o in una padella in cui è stato passato un tovagliolo di carta assorbente
con un goccio di olio.
Adagiare i gamberi nel piatto.
Primo
Spaghettone calamari e pachino
Ingredienti:
320 g di spaghetti/spaghettoni
800-1000 g di calamari freschi
12 pomodorini
olio evo q.b. (non meno 4 cucchiai però….)
prezzemolo q.b.
aglio q.b.
Riempire a metà una pentola di acqua e portarla a ebollizione aggiungendo il sale grosso. Mettere in
un wok, olio, aglio e prezzemolo (tritati a piacere o interi), i pomodorini tagliati a metà, appoggiati per
la parte aperta. Far soffriggere il tutto per qualche minuto a fuoco medio. aggiungere i calamari,
incluse le ali e i tantacolini, tagliati ad anellini o a piacere, e cuocere, mescolando di frequente per 7-8
minuti. Non fare asciugare troppo il sughetto. Nel frattempo cuocere gli spaghetti/spaghettoni, scolarli
e condirli nella pentola con un po’ di sugo e qualche calamaro. Impiattare e aggiungere sopra il resto
di calamari e pomodorini
Secondo
Frittura di paranza con indivia belga, pestaccio di prezzemolo e ananas grigliato al curry
(detta “Fritturina alla Gniulì”)
Ingredienti:
Paranza fresca (merluzzetti, triglie, etc…) 1,2-1,5 kg
farina q.b.
olio di semi di arachide
indivia belga 2 pezzi
ananas fresco pulito 4 fette
prezzemolo 4 ciuffi
sale q.b.(almeno 2 cucchiai)
olio evo q.b.
pepe nero q.b.
aceto q.b. (mezzo cucchiaio)
capperi in aceto 8 medi
acciughe sott’olio 2 filetti
curry q.b.
Lavare la paranza e lasciarla un po’ asciugare. Intanto preparare il pestaccio mescolando con il
minipimer l’olio, l’aceto, il pepe, il prezzemolo, i capperi, le alici. Aggiungere sale solo se necessario.
Coprire con pellicola fino all’utilizzo.
Spennellare l’ananas con emulsione di olio, sale e curry e grigliarlo per 2-3 minuti per lato.
Lavare l’indivia e tagliarla in 4 parti, adagiarne 2/4 in un piatto condendola con pizzico di sale e un filo
di olio.
Infarinare la paranza e friggerla nell’olio di semi di arachide (in friggitrice o in padella) aggiungendo un
pizzico di sale durante (se in padella) o a fine cotture (se in friggitrice). Scolare e fare asciugare bene
dopo la cottura.
Adagiare in un piatto piano il pesce, una fetta di ananas tagliata a metà e mettere un cucchiaio di
pestaccio su ciascun quarto di indivia.
Dessert
Fragole e cioccolato fuso
Ingredienti:
500 g fragole
200 g cioccolato fondente
Lavare delicatamente sotto l’acqua corrente fredda le fragole e asciugarle in modo delicato per non
rovinarle. Tenerle da parte. Ridurre la tavoletta di cioccolato fondente in pezzi piccoli e riporli in un
contenitore per il bagnomaria o in alternativa in una ciotola che non tocchi né il bordo del pentolino e
né l’acqua (2/3 dita) che vi sarà versata. Scaldare l’acqua senza farla bollire. Alle prime bollicine
appoggiare sopra il contenitore con il cioccolato. Con un cucchiaio di legno o una spatola mescolare
sino a quando il cioccolato è fuso. Spegnere la fiamma e iniziare a immergere le fragole una ad una
rivestendole sino alla loro metà circa. Adagiare le fragole al cioccolato sopra a un foglio di carta forno
e inserirle nel frigo per rassodare il cioccolato.
Da bere, a piacere. Un buon vino bianco/rosato e uno spumante per brindare e accompagnare le
fragole
Menù 25 Dicembre
by: Maurizio Vinciguerra
“Maurizio Vinciguerra, ex insegnante di lettere, varie collaborazioni alla Sapienza, 69 anni. Seguito
per iperglicemia e “punte” diabetiche dalla Dottoressa Gniuli da quattro anni, con risultati eccezionali,a
senza prendere farmaci specifici per il diabete.”
Antipasto
Insalata di arance.
Tagliare le arance a fettine sottili senza pelle, aggiungere i finocchi tagliati alla julienne, tonno
asdomar ed un filo di olio.
Primo
Pasta integrale con broccolo.
Soffriggere aglio, pasta di acciughe Balena, olio, peperoncino, una volta pronto il soffritto unire il
broccolo precedentemente bollito, amalgamare e unire pasta.
Guarnire il piatto con una spolverata di parmigiano grattugiato stagionato a piacere.
Secondo
Polpette di nasello.
Bollire nasello surgelato, impastare con patate lessate, prezzemolo, capperi tritati, una punta di aglio
tritato, passare nell’ uovo sbattuto e friggere.
Contorno
Puntarelle condite con salsa di olio, aglio, aceto di vino e pasta di acciughe balena.
Dessert
Pangiallo
Impastare cioccolato fondente fuso, noci, mandorle, nocciole, uvetta, un cucchiaio di farina, un
cucchiaino di stevia, formare dei panetti ed infornare per 40 minuti a 180 gradi.
Menù 26 Dicembre
by: Marzia Pecorari
“Marzia Pecorari, 47 anni, appassionata di lingue straniere (soprattutto dell’inglese che è la
mia principale lingua di lavoro). Sin dall’età di 12 anni ho fatto diversi percorsi con
l’obiettivo di raggiungere un rapporto “equilibrato” con il cibo (il più importante intorno ai 20
anni dove ho sperimentato per la prima volta la tecnica del diario; tutti gli altri poco
efficaci). A marzo dell’anno scorso ho sentito il bisogno di iniziare un nuovo cammino con
la Dottoressa Gniuli che mi sta gradualmente portando verso quella che spero sia una
definitiva “pacificazione” con il cibo, per poter finalmente vivere gustando tutto ma con la
consapevolezza di ciò che è dannoso per me e, soprattutto, senza l’angoscia del cibo “a
me proibito” (come mi veniva detto sin da piccola).”
Antipasto
Radicchio noci e crudo
Ingredienti:
2 cespi di radicchio di treviso tardivo IGP
8 noci
8 fette di crudo di San daniele
aceto balsamico
olio entravergine d’oliva
Per il crumble:
3 cucchiai di parmigiano
3 cucchiai di pane grattugiato
1 cucchiaio d’olio extravergine
Tagliate la fine del cespo di radicchio e lavate le foglie in acqua fredda, asciugatele e
riunitene tre a mazzetto avvolgendole in una fetta di crudo. Create otto mazzetti.
Preparate il crumble di grana riunendo in un mixer olio + parmigiano + oane grattugiato e
frullate qualche secondo fino a ottenere grosse briciole di composto agglomerato.
Disponete su ogni piatto due mazzetti di radicchio, cospargete con il gheriglio di una noce
sbriciolato, il crumble di parmigiano e qualche germoglio di rapanello.
Condite con un filo d’olio e qualche goccia di balsamico e servite.
Primo
Stracciatella in brodo
Ingredienti:
4 uova
80 g di Grana Padano grattugiato
1 litro di brodo di carne
noce moscata
sale
pepe (facoltativo)
Rompete le uova in una ciotola e sbattetele con una forchetta insieme al Grana Padano,
una grattata di noce moscata e un pizzico di sale.
Fate bollire il brodo e versatevi il composto d’uova mescolando rapidamente con una
frusta.
Cuocete a fuoco basso per 5 minuti sempre mescolando in modo da “stracciare” bene il
composto d’uova.
Prelevate la stracciatella con un mescolo, aggiungendo un po’ di pepe macinato (se piace)
e servitela.
Secondo
Roast beef all’inglese servito con citronette
Zucca al forno
Roast Beef
Ingredienti:
Controfiletto di manzo 1 kg
(già legato con lo spago per semplicità)
Salvia 15 g
Rosmarino 15 g
Olio extravergine d’oliva 30 g
Prendere il pezzo di roast beef e infilare sotto il lo spago salvia e rosmarino .
Massaggiare il pezzo di carne con olio, sale e pepe.
Versare 1 cucchiaio d’olio in una casseruola dai bordi e scaldare.
Rosolare la carne sul fornello a fiamma viva, girandola spesso in modo da scottarla bene
su ogni lato.
Dopo circa 30 minuti la carne sarà ben dorata in superficie e pronta per la seconda fase di
cottura.
Trasferire la casseruola in forno statico preriscaldato a 220° e
lasciare cuocere per 15 minuti, poi girare la carne e proseguire la cottura per lo stesso
tempo.
Una volta sfornato, coprire il roastbeef con un foglio di carta stagnola e lasciato riposare
almeno 45 minuti in modo che i succhi della carne si ridistribuiscano dal cuore verso la
superficie, ammorbidendola.
Infine tagliare la carne a fette sottili e servire con la citronette*.
*Citronette
Ingredienti:
Succo di limone 1
Olio extravergine d’oliva 30 g
Senape 1 cucchiaino
Versate in una ciotola il succo di limone, la senape e l’olio extravergine d’oliva .
Sbattete il tutto con una frusta fino ad ottenere un’emulsione stabile .
Versare in un bricco e portare a tavola insieme al roast beef. Zucca al forno
Ingredienti:
zucca pulita 800 g
olio extra vergine di oliva 3 cucchiai
rosmarino fresco q.b.
sale fino q.b.
Lavate la zucca sotto l’acqua corrente ed asciugatela con uno strofinaccio. Tagliatela a
metà e togliete la buccia, usando un coltello a lama liscia ed affilata. Eliminate i semi ed i
filamenti che trovate all’interno.
Tagliate la zucca a cubetti e metteteli in una ciotola capiente.
Condite con l’olio extra vergine di oliva; regolate di sale ed insaporite con il rosmarino
fresco sminuzzato.
Mescolate con le mani, in modo da condire ed insaporire perfettamente tutti i cubetti di
zucca.
Disponeteli su una teglia ricoperta da carta forno, senza sovrapporli.
Infornate a 180 gradi (statico) per 30 minuti, rigirando i cubetti di zucca a metà cottura.
Sfornate e servite .
Contorni
Spinaci con uvetta e pinoli
Broccoli in padella
Spinaci con uvetta e pinoli
Ingredienti:
800 g di spinaci freschi
2 peperoncini piccanti
50 g di uvetta
40 g di pinoli
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
Lavate molto bene gli spinaci
Affettate i peperoncini privati dei semi e metteteli in padella dopo aver fatto scaldare
qualche cucchiaio d’olio.
Aggiungete gli spinaci e saltateli per qualche minuto in modo che perdano volume.
Unite un po’ d’acqua e proseguite la cottura.
Aggiungete sale, un po’ di pepe e, quando gli spinaci cominciano ad essere tener,
aggiungete le uvette.
Tostate a parte i pinoli e uniteli agli spinaci solo.
Broccoli in padella
Ingredienti:
500 g Broccoli
300 g Acqua
25 g Olio extravergine d’oliva
1 Aglio
1 Peperoncino fresco
Sale fino q.b.
Staccate il gambo dalle cime dai broccoli e sciacquate le cime sotto un getto d’acqua fresca.
Ponete i broccoli all’interno di una padella e versate l’acqua, coprite con un coperchio e portate ad
ebollizione.
A questo punto togliete il coperchio e cuocete per altri 10 minuti aggiustando di sale, in questo
modo l’acqua evaporerà. Per essere sicuri che siano arrivati alla giusta consistenza fate la prova
con la forchetta.
Unite lo spicchio di aglio tagliato a pezzetti insieme al peperoncino.
Versate l’olio extra vergine di oliva e lasciate insaporire a fiamma vivace per 2-3 minuti per lato.
I vostri broccoli in padella sono pronti!
Dolce
1 fetta di pandoro o panettone
1 pezzo di torrone
Menù Ultimo Dell’Anno
by: Mirella Tarquini
“Sono Mirella Tarquini da circa un anno sto facendo questo percorso di rieducazione insieme alla
Dottoressa Gniuli, sono soddisfatta ho raggiunto il peso perdendo 10kg e non lo sto riprendendo
nonostante abbia spesso occasioni, faccia viaggi etc.. Perchè nonostante tutto questo comunque
nella mia giornata non manca mai 30/40 min di camminata a passo svelto.”
Primo
Raviolini in brodo.
Secondo
Rolle’ ( con pasta sfoglia ) allo spek e scamorza e funghi ripieni con salsiccia, verdure e salsa di
pomodoro.
Contorno
Insalata di finocchi, rughetta e pomodorini con scaglie di grana.
Il tutto accompagnato da vino rosso.
A seguire puntarelle al limone.
Dessert
Frutta di stagione e/o dolci natalizi (torrone, pampepato e noci) con spumante.
Mangiare correttamente non significa mangiare in modo triste, privo di fantasie, monotono e ripetitivo.
Le feste sono un’occasione per mangiare anche diversamente dal solito anche piatti più grassi e più
complessi vanno sicuramente bene. Ma, imparare ad inserirli in un contesto che li bilanci dal punto di
vista glicidico e calorico è molto importante. I miei pazienti lo stanno imparando e come vedete la loro
fantasia è all’opera!
I dolci a Natale hanno sempre fatto parte della tradizione di qualsiasi paese occidentale. Le feste di Natale senza luci e senza dolci non sono feste, per tutti, siano essi diabetici, persone con problemi di peso o persone che non hanno nessun tipo di disturbi. L’importante però è che questa gioia non si trasformi poi in dolore.
Pertanto, è opportuno ricorrere a una serie di strategie comportamentali per gestire in modo adeguato questo particolare periodo ma per goderne appieno.
Il cibo da sempre rappresenta un elemento compensatorio delle emozioni e una gratifica; il neonato per calmarsi si attacca al seno della mamma e in questo modo spesso si pacifica.
E’ importante però’ che la valenza affettiva del cibo non vada in contrasto con la nostra salute, e anzi il cibo ci aiuti a vivere meglio.
Pertanto gli psicologi comportamentalisti insieme agli endocrinologi hanno stilato una serie di consigli per meglio gestire gli eventi sociali e i dolci.
1.) Godiamo della vista dei dolci, godiamo di vetrine nelle quali sono esposti, belli, colorati e gratificanti anche soltanto per essere visti. Al massimo acquistiamo una piccola porzione da essere mangiata in giornata alla fine del pasto.
2.) Limitiamo invece “l’acquisto dei dolci” che verranno utilizzati durante le giornate di ricorrenza 24, 25, 31, primo dell’anno e la befana.
3.) Ogni volta che desideriamo mangiare un dolce facciamolo sempre a fine pasto : mai consumarlo come sostitutivo di un pasto, ma sempre alla fine del pasto stesso riducendo i carboidrati di quel pasto o eliminandoli completamente nel caso di pazienti diabetici e obesi, aumentando le proteine e inserendo almeno tre contorni.
4.) Utilizzare un piatto piccolo da dessert o anche da pane nel caso delle occasioni più importanti mettendo tutti i dolci che si desiderano mangiare ma tutti insieme senza fare il bis.
Queste strategie ci permetteranno di godere appieno di cio’ che stiamo vivendo, ma di tenere sotto controllo cio’ che é’ dannoso per la nostra salute.
Nella magnifica cornice dell’Isola di Ponza dal 26 al 28 maggio si sono tenuti gli incontri clinici di Neuroradiologia, e si è parlato di cibo, salute e cervello. L’apertura del convegno é’ stata di Donatella Gniuli insieme allo chef stellato Luigi Pesce sulla influenza del cibo sulla salute.
Ponza, 26-28 Maggio 2022 Incontri Clinico-radiologici di Neuroscienze ’’Michela Bonamini’’
Secondo l’OMS (costituzione del 1947), la salute consiste in “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Secondo il dizionario Treccani, il cibo invece e’ genericamente, tutto ciò che si mangia o l’insieme degli alimenti che si assumono durante un pasto. In senso figurato, invece, il cibo indica tutto ciò che costituisce un arricchimento dal punto di vista intellettuale o spirituale o, anche ciò che per una persona rappresenta un motivo di interesse talmente importante da costituire la sua ragione di vita.
La Harvard T.H. Chan School of Public Health si è occupata nel tempo della composizione ideale dei pasti principali secondo criteri basati sull’evidenza.
Le conclusioni sono che, nella popolazione generale:
Non esistono alimenti che fanno bene o male in assoluto.
Ciò che importa è la Combinazione dei vari cibi tra di loro.
L’Alimentazione deve essere equilibrata e Varia prediligendo elementi di origine vegetale – cereali, legumi, frutta e verdura e di stagione.
A ogni pasto frutta e verdura non dovrebbero mai mancare, insieme ai cereali preferibilmente integrali, mentre tra gli alimenti fonte di proteine è importante variare tra legumi, pesce, carne, uova e formaggi.
Lo stesso indice glicemico degli alimenti (fondamentale nel tenere sotto controllo patologie metaboliche come il Diabete, l’obesita’, la disdlipidemia), varia a seconda che lo stesso alimento sia assunto da solo o in associazione a fibre e proteine.
E veniamo all’effetto diretto del cibo sulla salute.
Il cibo esercita il suo effetto non soltanto attraverso i suoi principi fondamentali, ma anche attraverso il gusto e il piacere che determina nell’individuo.
Perche’ la bellezza e la bonta’ devono far parte del processo di guarigione in quanto forieri di benessere mentale e spirituale. Del resto l’essere vivente e’ un unicum tra corpo e mente e questo binomio dovrebbe mai essere scisso.
Nel 1950 Karen Blixen pubblica un racconto breve sulla bellezza dell’arte nel cambiare la qualita’ della vita delle persone; arte come dono di se’ e delle proprie capacita’ nel trasformare la mera sopravvivenza in gioia di vivere. Il racconto, poi divenuto negli anni ’80 un celebre film, e’ “Il pranzo di Babette”, e narra di come la vita di una sperduta isola del mare del nord venga lentamente e definitivamente trasformata dall’arrivo di Babette, cuoca francese sfuggita agli orrori della Comune di Parigi. Una straniera che in punta di piedi e con spirito di servizio e gratitudine, ma con fermezza e competenza, migliora la vita degli abitanti del luogo maneggiando con amore e arte i poveri ingredienti che ha a disposizione.
Pertanto insieme allo chef stellato Luigi Pesce, del ristorante “Acquapazza” di Ponza (una serie di magnifiche terrazze affacciate sul mare), abbiamo pensato ad un menu’ di ringraziamento per la liberazione dal lockdown, che utilizzi pesce ed elementi a basso indice glicemico. Salutare e bellissimo.
Indirizzo: Via Dietro la Chiesa, 3-4, 04027 Ponza LT
Polpo arrosto, fagiolini e Menta
Linguine con gamberi rossi cotti e crudi
Merluzzo al vapore, spinaci alla soja e yogurth magro
Lampone, Cocco e pistacchio
In breve, alcune proprieta’ di questi incredibili ingredienti.
Perche’ il pesce? Perche’ questi e’ un alimento leggero, digeribile, ricco di sali minerali e di acidi grassi della serie Omega 3 come l’ Acido Decosaesanoico (DHA) e l’ Acido Ecoisapentaoico (EPA). questi hanno una azione simil-ormonale sul metabolismo dei trigliceridi e dei lipidi in genere e sulla riduzione del rischio cardiovascolare non solo come aumento del colesterolo buono HDL, ma anche della riduzione dell’aggregazione piastrinica.
Polpo: ricco di sali minerali, prevalentemente Potassio, Calcio e Fosforo; di vitamina A (con effetto antiossidante); di EPA e DHA; I fagiolini apportano fondamentalmente fibre, antiossidanti (flavonoidi), Vitamina K (essenziale nella funzione coagulativa e nella fissazione della Vitamina D), e l’aggiunta della menta, potenzia i benefici per il sistema digestivo.
Linguine ai gamberi rossi cotti e crudi. La cottura e’ per induzione con le linguine calde (il gambero e’ poggiato sul fondo e le linguine adagiate sopra lo cuociono). Le linguine peraltro hanno un indice glicemico piu’ basso rispetto alla pasta corta. E i crostacei sono ricchi di Astaxantina, con effetto benefico nei confronti di patologie come l’Altzeimer, e azione riparatrice post-emorragica. (Zhang et al; Nerurosurg. 2014 ); (Polotow et al. Mar Drugs 2015); (Takashima et al. Mar Drugs 2019)
Merluzzo: pesce povero ma ricco di eicosanoidi, Omega 3, Vitamina PP. Associato agli spinaci ne potenzia l’effetto antiossidante dovuto alla vitamina C (il ferro presente negli spinaci infatti non e’ assorbibile, in virtu’ del suo tipo di ossidazione). Lo chef peraltro presenta gli spinaci crudi per permettere il corretto assorbimento di Vitamina C che e’ termolabile.
Anche il dessert puo’ essere bello, buono e prestare attenzione alla salute. L’utilizzo dei lamponi, a bassissimo indice glicemico, associati a gelato di cocco e pistacchio, fatti con latte di soja e zucchero di cocco, con l’aggiunta dell’albume (sottoforma di meringa) come proteina permette una grande digeribilita’ e leggerezza, perfetta chiusura di un magnifico pasto.
Pertanto concludo con l’auspicio di Ippocrate di Kos che gia’ nel IV Sec. AC proponeva:
«Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo»
Anche le mascherine almeno all’aperto sono rimosse. E a breve ci esporremo al sole.
E’ il momento di pensare alla pelle e all’influenza del cibo sulla pelle. Eh sì, perché gli studi dimostrano che i livelli di Vitamina D, fondamentali per il benessere della pelle, dipendono sì dall’esposizione al sole, ma sono però influenzati dai livelli di base di Vitamina D. Cioè: se partiamo da buono livelli di Vitamina D, l’esposizione al sole la rafforzerà e aumenterà’. Altrimenti sarà’ pressochè inutile. Vitamina D, beta carotenoidi e antiossidanti sono i naturali alleati della pelle e della nostra salute. Infatti cibi ricchi di antiossidanti e Omega 3 e 6 aiutano a ridurre il rischio cardio vascolare, a ridurre il peso, mantengono un elevato metabolismo e hanno un elevatissimo contenuto di Vitamina D, beta carotene e coenzimaQ.
Pertanto, per tenere sotto controllo l’indice glicemico, dimagrire e curare la pelle, iniziamo ad assumere peperoni, bietoline, pomodori, anguria, lattuga (ricchi di beta carotene), accompagnando pesce come salmone affumicato, tonno, sgombro, alici , polpo, (ricchissimi di Vitamina D).
Una idea sfiziosa e veloce? Una bella insalata nizzarda o Condiglione per dirla alla ligure, preparata con lattuga, pomodori e fagiolini (carotene, fibre e vitamina A) cetrioli e cipolla (drenanti), tonno al naturale, alici, 1 uovo sodo e albume sodo in quantità sbriciolato (Vitamina D e omega 3 e 6). Due fettine di pane tostato integrale ai semi (i cibi integrali e i semi sono ricchissimi di Coenzima Q), e il pranzo è completo ed equilibrato.
Ma veniamo al lato più allegro della questione! Samantha Mazzi, oltre ad essere la gentilissima collaboratrice che spesso risponde alle vostre chiamate, è una esperta truccatrice a livello professionale, avendo frequentato il corso di Stefania D’Alessandro e lavorando nell’alta Moda come truccatrice.
Donatella: Samantha, parlami dell’ invecchiamento cutaneo e dell’ importanza della pulizia del viso, soprattutto nei cambi di stagione.
Samantha: “ L’invecchiamento cutaneo Dona innanzitutto è un processo fisiologico del tutto normale, inevitabile, che interessa tutti gli individui, legato principalmente a fattori genetici e accentuato dall’azione di fattori ambientali esterni (raggi UVB/UVA, stress ossidativo, inquinamento, alimentazione etc). I raggi solari nello specifico, andando incontro alla stagione estiva, possono avere effetti benefici per la produzione della Vitamina D, come hai accennato giustamente anche tu, ma è fondamentale adottare delle precauzioni per la pelle. Un esposizione incorretta o troppo prolungata può avere numerosi effetti dannosi, sia visibili che invisibili come : eritemi, macchie solari, ipercheratosi e fotoinvecchiamento (perdita di elasticità e di tonicità).
Tuttavia questo processo può essere ritardato o rallentato, lavorando di prevenzione. Possiamo contrastare i fattori che contribuiscono a danneggiare la nostra pelle adottando uno stile alimentare e di vita sano, che preveda una cura
costante della propria pelle e salute.
Come preparare la pelle al meglio per il cambio di stagione?
Premetto che la nostra pelle non ha sempre le stesse esigenze. Queste, infatti, cambiano all’alternarsi delle stagioni, perché la pelle diventa più delicata e sensibile in base alle variazioni climatiche esterne. Al cambio stagione è dunque importante facilitare il processo di rinnovamento cellulare, per prolungare, in questo caso, l’abbronzatura e ravvivare il colorito spento, causato principalmente dall’inquinamento. L’aria inquinata ha un effetto immediato sulla pelle del viso, che risulta spenta e meno tonica, causando delle conseguenze più profonde come la produzione di radicali liberi (ossidazione ed invecchiamento precoce della pelle) neutralizzando in parte l’attività delle Vitamine E e C antiossidanti.
Qui entrano in gioco due aspetti essenziali per contrastare questo fenomeno.
La salute e la bellezza della nostra pelle iniziano ben al di sotto della superficie, per questo motivo è importante inserire nella nostra routine quotidiana degli integratori alimentari di origine naturale. Il “multi carotene” ad esempio, è un’ integratore alimentare antiossidante con carotenoidi, che oltre ad aumentare la protezione degli antiossidanti nel nostro organismo e contrastare lo stress
ossidativo, protegge la nostra pelle.
Un altro prodotto più recente ed innovativo, specifico per la nostra pelle è un “nutricosmetico”. Un sistema di bellezza olistico che unisce integratori e bevande creati in totale armonia tra natura e scienza, per andare ad esaltare la bellezza esteriore dall’interno. Un integratore alimentare che assicura un apporto di nutrienti per equilibrare e proteggere le cellule dallo stress ossidativo, per una pelle dall’aspetto radioso e con una luminosità naturale.
Il secondo aspetto è un’accurata pulizia del viso, la famosa “detersione”. Per detersione non mi riferisco semplicemente alla rimozione del trucco con uno struccante, ma nel utilizzare prodotti specifici (in base anche alla tipologia di pelle: grassa, secca, normale…) che aiutano ad eliminare dalla pelle ogni traccia di impurità, sebo in eccesso e residui di trucco. In sintesi, se il viso non viene
lavato accuratamente, i pori possono ostruirsi portando all’insorgenza di macchie ed eruzioni cutanee.
Se vogliamo trarre il massimo da un prodotto idratante, dobbiamo ridurre al minimo l’accumulo di cellule, e questo significa usare un buon esfoliante. Due volte a settimana consiglio uno scrub esfoliante di tipo meccanico, andando cosi a stimolare i meccanismi di rigenerazione della pelle e ad eliminare lo strato superficiale di cellule morte che impedisce alla pelle di avere un aspetto
più levigato, compatto e luminoso. Dopo questo passaggio, la pelle sarà più predisposta a ricevere le sostanze (principi attivi) presenti nei trattamenti che andremo ad applicare successivamente. Questo, ci permetterà, specialmente nella stagione estiva, di avere un’abbronzatura più omogenea e duratura.
Dopo la pulizia, il passaggio successivo, spesso sottovalutato, è l’uso del tonico. L’uso regolare del tonico aiuta a rafforzare le difese naturali della pelle, ripristinando il pH fisiologico cutaneo (che viene alterato con la pulizia del viso) e ha la funzione di mantenere inalterato il grado di umidità della cute, essenziale affinché si mantenga sempre idratata. Infine il tonico rende la pelle
più “ricettiva” alle fasi successive del trattamento aumentandone l’efficacia e i risultati.
Importante terminare la nostra skincare con un siero e una crema.
Nella skincare routine quando vogliamo sfruttare la massima concentrazione di ingredienti attivi, un “siero” viso è in assoluto il prodotto migliore. Completa e potenzia l’efficacia della crema, agendo in sinergia a vari livelli dell’epidermide.
Si tratta, infatti, di un trattamento particolarmente indicato per la cura di pelli esigenti. Esistono molti tipi diversi di sieri, ciascuno con uno scopo e ingredienti unici: alcuni aiutano a illuminare la pelle o ridurre le macchie; altri si
concentrano sull’aumento dell’idratazione o sulla lotta contro i segni dell’invecchiamento.
Come step finale per riequilibrare la pelle e fornirle gli elementi di cui ha bisogno per mantenere la sua importante funzione di barriera; applichiamo la nostra crema. Consiglio lʼutilizzo di due creme diverse, la mattina una crema con la protezione solare, per proteggere la pelle dai raggi UVB/UVA e prevenire quindi lʼinsorgenza di macchie ed irritazioni. La sera una crema più emolliente
per mantenere la nostra pelle idratata ed elastica durante le ore di sonno.
Donatella : Passiamo al trucco ora, cos’è opportuno evitare quando viene il
caldo come trucco?
Samantha : La cosa più importante in estate è lasciar respirare la pelle e di prediligere prodotti resistenti al calore e all’umidità. Una copertura leggera e traspirante con proprietà lenitive o idratanti, e un fattore di protezione solare affidabile, è la combinazione vincente nelle giornate estive.
Se vogliamo ottenere una base dall’effetto naturale e non troppo pesante, non significa che dobbiamo fare a meno del trucco, ma semplicemente sostituire il nostro fondotinta abituale con un fondotinta con una formula non comedogenica, che consente alla nostra pelle di respirare.
Un’ottima alternativa può essere una crema colorata o una bb cream. Per le imperfezioni più evidenti basterà una punta di correttore solo sulla zona da correggere, e un po’ di cipria per contrastare l’effetto lucido. Il consiglio è di utilizzare pochi prodotti così da evitare che sebo e sudore intacchino il nostro makeup. Per enfatizzare ancora di più l’abbronzatura consiglio un bel blush ed
illuminante, preferibilmente in polvere o con una formulazione cream to power per una texture più vellutata che si fonde con la pelle in modo molto omogeneo.
Per gli occhi sicuramente eviterei le polveri e punterei più su ombretti in crema, luminosi, pratici e più resistenti. Per quanto riguarda il mascara, assolutamente “waterproof” per evitare sbavature e grumi durante l’arco della giornata. Ultimo
step, le labbra, parola chiave idratazione. Consiglio sempre di avere un balsamo labbra idratante nelle nostre borse, preferibilmente con una protezione solare, per prevenire le famose rughe d’espressione intorno al labbro. Come trucco, prediligerei una tinta labbra a base di acqua, per donare un colorito molto naturale alle labbra senza seccarle. Un prodotto molto versatile che si può applicare anche sulle guance come blush, ricreando un effetto di naturale rossore. Altrimenti, un bel gloss rimpolpante è la soluzione per la vostra estate.